Tutti i bambini nascono curiosi, desiderosi di scoprire la realtà intorno a sé. Hanno voglia di sapere e, come piccoli scienziati, generano ipotesi, fanno esperimenti, giungono a conclusioni. A volte la loro ricerca si manifesta compiendo delle azioni, giocando, interagendo con gli altri e con le cose, altre volte le domande sul mondo sono poste esplicitamente, tramite le parole.
Le domande dei bambini sono spesso diverse dalle domande degli adulti, perché riflettono una modalità di pensiero tipica dell’infanzia: tra pensiero magico e logico. Per questo i bambini cercano risposte a problemi che possono sembrare assolutamente irrilevanti agli adulti o interpretano il mondo, i fatti e le relazioni secondo le loro particolarissime categorie. In tutti i casi il processo della domanda è alla base dello sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale. Le domande dei bambini sono alla base della nostra progettazione e verrà valorizzata la parte più preziosa della domanda: IL PROCESSO DI RICERCA CHE PUO’ METTERE IN MOTO.
Tutte le domande dei bambini sono domande legittime che verranno prese sul serio e tutte le loro risposte, che saranno frutto di una lenta ricerca e condivisione con il gruppo, saranno risposte considerate legittime e valide anche se non sempre scientificamente corrette.
Il tempo lento è il miglior maestro, la possibilità di provare e riprovare è alla base del nostro credo pedagogico, l’errore non può e non deve essere fonte di frustrazione per il bambino, ma il miglior momento per sviluppare reale apprendimento. È solo concedendo ai bambini di sbagliare, copiare, imitare, ipotizzare e sperimentare concretamente in un tempo disteso, molto diverso dal ritmo incalzante della vita odierna, del tempo dei videogiochi o dei cartoni animati dove la vicenda si consuma sempre uguale e ripetitiva nell’arco di dieci minuti, che i nostri bambini possono sedimentare gli apprendimenti.
Proseguiamo con l’outdoor education, saremo spesso all’aria aperta: “fuori-dentro, dentro-fuori” in un continuum educativo che ci porterà a fare tante esperienze in natura nel nostro cortile, ma anche nei parchi pubblici del nostro comune.